Stimolazione Ovarica
Per la Stimolazione Ovarica a Napoli affidati a Megaride, Centro PMA specializzato in tutte le tecniche di Fecondazione Assistita.
Indice dei contenuti
- Cosa è la stimolazione ovarica
- A cosa serve la stimolazione ovarica
- Quando è indicata la stimolazione ovarica
- Stimolazione ovarica e rapporti mirati
- Stimolazione ovarica per FIVET
- Stimolazione ovarica per ICSI
- Doppia stimolazione ovarica
- Stimolazione ovarica: come funziona
- Come si fa la stimolazione ovarica
- Le fasi della stimolazione ovarica illustrate
- Come prepararsi alla stimolazione ovarica
- Stimolazione ovarica quando si inizia
- Stimolazione ovarica, quanti follicoli si producono?
- Cosa non fare durante stimolazione ovarica
- Costi della stimolazione ovarica
- Farmaci utilizzati per la stimolazione ovarica
- Costi dei farmaci per la stimolazione ovarica
- Stimolazione ovarica ed effetti collaterali
- Stimolazione ovarica e rischi per la salute
- Protocolli di stimolazione ovarica
- FAQ – Domade frequenti

Dr.ssa Stefania Iaccarino
Ginecologo Ostetrico
Dir. Centro Megaride
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Cosa è la stimolazione ovarica
La stimolazione ovarica è un trattamento medico finalizzato a favorire la maturazione di uno o più follicoli nelle ovaie di una donna, con l’obiettivo di aumentarne le probabilità di concepimento. In condizioni normali, durante il ciclo mestruale, l’ipofisi secerne ormoni (principalmente FSH, ormone follicolo-stimolante, e LH, ormone luteinizzante) che regolano lo sviluppo di uno o due follicoli. Con la stimolazione ovarica, invece, si utilizzano appositi farmaci, somministrati sotto controllo specialistico, per incrementare in modo controllato il numero di follicoli maturi, migliorando così le possibilità di ottenere una gravidanza.
A cosa serve la stimolazione ovarica
L’obiettivo principale della stimolazione ovarica è supportare la fertilità femminile in situazioni in cui il concepimento possa risultare difficoltoso. Si applica nell’ambito di rapporti mirati (per ottimizzare le tempistiche e le probabilità di fecondazione naturale) oppure come parte dei percorsi di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), inclusi FIVET (Fecondazione In Vitro con Embryo Transfer) e ICSI (Iniezione Intracitoplasmatica dello Spermatozoo).
Aumentando il numero di follicoli fecondabili, si ottimizza la probabilità di ottenere embrioni vitali e, quindi, di portare a termine la gravidanza con successo.

Quando è indicata la stimolazione ovarica
La stimolazione ovarica viene prescritta in diverse circostanze:
- Infertilità di coppia: soprattutto se associata a fattori maschili lievi o alla necessità di sincronizzare l’ovulazione ai fini della fecondazione in vitro.
- Irregolarità del ciclo ovulatorio: in donne con cicli anovulatori o disfunzioni endocrino-ormonali (ad esempio, sindrome dell’ovaio policistico).
- Età materna avanzata: laddove la riserva ovarica sia ridotta e si desideri aumentare il numero di ovociti disponibili.
- Percorsi diagnostici: in alcuni casi, si può ricorrere a una lieve stimolazione ovarica per eseguire prelievi, valutare la funzione endocrina o la qualità ovocitaria.
Stimolazione ovarica e rapporti mirati
Quando si parla di stimolazione ovarica associata a rapporti mirati, si intende la somministrazione di farmaci volti a favorire la maturazione di uno o due follicoli, cercando di ottimizzare il momento dell’ovulazione e sincronizzare i rapporti sessuali. È un approccio indicato per le coppie in cui non siano presenti gravi fattori di infertilità ma che, nonostante tentativi mirati, non siano riuscite a concepire in modo naturale.
Stimolazione ovarica per FIVET
La FIVET (Fecondazione In Vitro con Embryo Transfer) prevede un percorso di stimolazione ovarica più intenso rispetto a quello per i semplici rapporti mirati. L’obiettivo è far sviluppare più follicoli, ottenere un buon numero di ovociti e procedere con la fecondazione in vitro in laboratorio. Qui, lo spermatozoo feconda l’ovocita in un ambiente controllato, e gli embrioni risultanti vengono poi trasferiti nell’utero. Secondo le linee guida ESHRE, la stimolazione ovarica rappresenta un passaggio cruciale per incrementare la possibilità di sviluppare embrioni di buona qualità.
Stimolazione ovarica per ICSI
Nel caso della ICSI (Iniezione Intracitoplasmatica dello Spermatozoo), la procedura di stimolazione ovarica è molto simile a quella della FIVET, poiché è anch’essa un tipo di fecondazione in vitro. La differenza principale risiede nella tecnica di fertilizzazione: con l’ICSI, un singolo spermatozoo viene iniettato direttamente nell’ovocita. Tale metodica è preferita quando vi sono gravi problemi di fertilità maschile o una qualità spermatica ridotta, poiché incrementa significativamente le probabilità di fecondazione.
Doppia stimolazione ovarica
La doppia stimolazione ovarica (conosciuta anche come “double stimulation” o “duostim”) è un protocollo relativamente recente, indicato in particolari situazioni cliniche, come quando la riserva ovarica è molto bassa e si desidera massimizzare la quantità di ovociti in un singolo ciclo mestruale. Consiste in due fasi di stimolazione, spesso consecutive, per raccogliere ovociti in due momenti distinti ma ravvicinati, ottimizzando così le possibilità di ottenere embrioni da trasferire o conservare tramite crioconservazione.
Stimolazione ovarica: come funziona
In linea generale, la stimolazione ovarica sfrutta la somministrazione di ormoni esogeni (principalmente FSH ricombinante o gonadotropine), che agiscono sulle ovaie favorendo lo sviluppo follicolare multiplo. Nel corso della stimolazione, il medico monitorizza regolarmente la crescita follicolare tramite ecografie transvaginali e prelievi ematici per misurare i livelli di estradiolo.
Quando i follicoli raggiungono dimensioni adeguate (di solito 17-20 mm di diametro), si somministra l’ormone hCG o un analogo dell’LH per indurre la maturazione ovocitaria. A seconda del protocollo (breve, lungo, antagonista, agonista), si possono adottare farmaci differenti e tempi di somministrazione personalizzati.
Come si fa la stimolazione ovarica
La procedura di stimolazione ovarica può variare a seconda del protocollo scelto, ma in genere prevede:
- Valutazione preliminare: analisi di base, esami del sangue, ecografie per valutare la riserva ovarica (conteggio dei follicoli antrali) e lo stato di salute generale.
- Somministrazione di gonadotropine: iniezioni sottocutanee o intramuscolari di ormoni specifici (FSH e/o LH).
- Monitoraggio ecografico e ormonale: visite periodiche per controllare la crescita dei follicoli.
- Trigger dell’ovulazione: somministrazione di hCG o analoghi LH nel momento opportuno.
- Prelievo ovocitario (se previsto): se il protocollo mira a FIVET o ICSI, si procede con il pick-up ovocitario.
Le fasi della stimolazione ovarica illustrate




Come prepararsi alla stimolazione ovarica
La preparazione include:
- Visita ginecologica e controllo clinico: per verificare l’idoneità alla procedura.
- Dosaggi ormonali: dosaggi di FSH, LH, estradiolo, AMH (ormone antimulleriano) per valutare la riserva ovarica.
- Stile di vita sano: è opportuno mantenere un peso nella norma, seguire una dieta equilibrata e ridurre eventuali abitudini nocive (fumo, alcol).
- Supporto psicologico: poiché il percorso può risultare stressante, può essere utile affidarsi a uno psicoterapeuta.
Stimolazione ovarica quando si inizia
Di solito, la stimolazione ovarica viene avviata nei primi giorni del ciclo mestruale (generalmente dal secondo al quinto giorno), in modo da controllare l’intero processo di sviluppo follicolare. La durata della stimolazione può variare tra i 7 e i 14 giorni, a seconda della risposta individuale delle ovaie e del protocollo scelto.
Stimolazione ovarica, quanti follicoli si producono?
Il numero di follicoli prodotti è influenzato da fattori come l’età, la riserva ovarica, il protocollo di stimolazione e la sensibilità individuale ai farmaci. In genere, si punta a un numero ottimale di follicoli (tra 8 e 15), per equilibrare il rischio di iperstimolazione con la necessità di ottenere un numero sufficiente di ovociti. Tuttavia, ogni caso è diverso e può generare risposte variabili.
Cosa non fare durante stimolazione ovarica
Durante la stimolazione ovarica, è consigliabile:
- Non assumere farmaci non prescritti: alcuni medicinali potrebbero interferire con il trattamento ormonale.
- Non saltare i controlli programmati: il monitoraggio tempestivo consente di regolare la terapia e ridurre i rischi.
- Limitare alcol e fumo: per ottimizzare l’ambiente ormonale e vascolare.
- Evitare sforzi fisici eccessivi: un’attività sportiva intensa potrebbe causare fastidio o complicanze, specie se le ovaie sono ingrandite.
Costi della stimolazione ovarica
I costi della stimolazione ovarica possono variare significativamente in base a diversi fattori:
- Protocollo di stimolazione
- Farmaci utilizzati
- Numero di cicli necessari
- Prestazioni incluse (visite, ecografie, prelievi ematici).
Per maggiori informazioni visita la pagina Costi della Fecondazione Assistita.
Farmaci utilizzati per la stimolazione ovarica
I principali farmaci per la stimolazione ovarica includono:
- Gonadotropine (FSH ricombinante, FSH + LH, hMG)
- Analoghi del GnRH (agonisti o antagonisti)
- hCG (gonadotropina corionica umana) per il trigger dell’ovulazione
La scelta dei farmaci dipende dal protocollo adottato: ad esempio, nei protocolli “lunghi” si può iniziare con un agonista del GnRH per bloccare la produzione endogena di FSH e LH, successivamente introdurre gonadotropine esogene. Nei protocolli “brevi” o con antagonista, si somministra l’antagonista del GnRH in fase avanzata di stimolazione per evitare l’ovulazione spontanea.
Costi dei farmaci per la stimolazione ovarica
I costi dei farmaci possono incidere notevolmente sul budget complessivo. In Italia, alcune gonadotropine possono essere rimborsate dal SSN per le pazienti che rispondono a specifici criteri; in caso contrario, i prezzi possono variare da qualche centinaio fino a oltre un migliaio di euro per ciclo, specialmente se si utilizzano dosaggi elevati o farmaci di ultima generazione. È sempre consigliabile chiedere un preventivo dettagliato.
Stimolazione ovarica ed effetti collaterali
La stimolazione ovarica è generalmente ben tollerata, ma può presentare alcuni effetti collaterali, tra cui:
- Gonfiore addominale e lievi crampi
- Tensione mammaria
- Variazioni dell’umore
- Mal di testa
- Ritenzione idrica
Nella maggior parte dei casi, tali sintomi sono transitori e di lieve entità. Una complicanza più rara ma potenzialmente grave è la sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS), in cui le ovaie si ingrandiscono in modo anomalo e possono produrre livelli elevati di ormoni, con conseguente accumulo di liquidi nell’addome o nel torace. Sebbene oggi ci siano protocolli e strategie di prevenzione efficaci, è fondamentale riconoscerne i sintomi iniziali (dolore addominale, gonfiore marcato, aumento di peso repentino) e rivolgersi immediatamente allo specialista.
Stimolazione ovarica e rischi per la salute
Oltre alla già citata sindrome da iperstimolazione ovarica, altri potenziali rischi comprendono:
- Cisti ovariche: solitamente di natura funzionale e transitoria.
- Torsione ovarica: evenienza molto rara, legata all’aumento di volume dell’ovaio.
- Multipla gravidanza: l’aumento del numero di follicoli fecondabili può incrementare il rischio di gravidanze gemellari.
- Stress psicologico: la valenza emotiva di questi percorsi può risultare impegnativa per la coppia.
Secondo l’ACOG e l’ESHRE, non esistono al momento evidenze consolidate che colleghino in modo diretto la stimolazione ovarica a un aumento di patologie oncologiche, purché venga effettuata in modo appropriato e sotto costante supervisione medica.
Protocolli di stimolazione ovarica
I protocolli di stimolazione si distinguono principalmente in:
- Protocollo lungo: prevede l’uso di un agonista del GnRH in fase luteale o follicolare tardiva del ciclo precedente, per sopprimere la produzione endogena di gonadotropine, seguito dalla somministrazione di gonadotropine esogene.
- Protocollo breve: si inizia la stimolazione con gonadotropine esogene all’inizio del ciclo, usando un antagonista del GnRH quando i follicoli raggiungono una certa dimensione, per prevenire l’ovulazione prematura.
- Protocollo con antagonista: una variante del breve, con introduzione dell’antagonista del GnRH in fase precoce o intermedia di stimolazione, in base all’andamento follicolare.
- Doppia stimolazione: come già spiegato, si effettua una stimolazione in fase follicolare e una in fase luteale, all’interno dello stesso ciclo mestruale.
La scelta del protocollo più adatto dipende dal quadro clinico della paziente (età, riserva ovarica, peso corporeo, presenza di eventuali patologie come endometriosi o sindrome dell’ovaio policistico), nonché dall’esperienza del medico specialista.
FAQ – Domande frequenti sulla stimolazione ovarica
La stimolazione ovarica è utile in menopausa precoce?
In alcuni casi selezionati di insufficienza ovarica precoce, è possibile tentare una stimolazione ovarica, ma la risposta è spesso molto limitata. È necessario valutare la riserva ovarica residua e discutere con lo specialista eventuali alternative come l’ovodonazione.
La stimolazione ovarica fa ingrassare?
La stimolazione ovarica non causa un aumento di peso permanente. Tuttavia, può indurre una temporanea ritenzione idrica e gonfiore addominale, che possono far percepire un lieve aumento di peso.
Stimolazione ovarica e noduli al seno, esiste un rischio?
Non esistono evidenze scientifiche che colleghino direttamente la stimolazione ovarica alla comparsa di noduli mammari. Tuttavia, in presenza di patologie mammarie pregresse o predisposizione familiare, è importante una valutazione senologica preventiva.
Quali sono i sintomi della stimolazione ovarica?
I sintomi più comuni includono tensione mammaria, gonfiore addominale, crampi lievi, variazioni dell’umore e ritenzione idrica. In caso di risposta ovarica elevata, possono comparire segni di iperstimolazione.
Qual è l’età limite per la stimolazione ovarica?
Non esiste un’età anagrafica fissa, ma generalmente oltre i 45 anni la stimolazione ha probabilità molto basse di successo con ovociti propri, a causa della ridotta qualità ovocitaria.
Quanti tentativi di stimolazione ovarica si possono fare?
Non vi è un numero massimo definito, ma è fondamentale valutare la risposta ai precedenti cicli e lo stato di salute generale. Dopo 3-4 tentativi falliti, si riconsiderano le strategie terapeutiche.
Cosa succede se si va in iperstimolazione ovarica?
L’iperstimolazione può causare ingrossamento ovarico, dolore pelvico, accumulo di liquidi e, nei casi più gravi, alterazioni della funzione renale e respiratoria. È una condizione che richiede monitoraggio medico.
Come far passare l’iperstimolazione ovarica?
I casi lievi si risolvono con riposo, idratazione e monitoraggio. In situazioni moderate o gravi, può essere necessario il ricovero ospedaliero per supporto medico e drenaggio dei liquidi in eccesso.
È possibile la stimolazione ovarica naturale?
Sì, esistono protocolli di stimolazione “soft” o naturali, che impiegano dosi molto basse di farmaci o si basano sul monitoraggio del ciclo spontaneo. Sono indicati in pazienti con riserva ovarica compromessa o a rischio di iperstimolazione.
Come si chiamano le punture per stimolazione ovarica?
Le iniezioni comunemente utilizzate contengono gonadotropine (FSH, LH o hMG), come ad esempio Follitropina alfa, Menotropina o Lutropina.
Quali sono gli stimolatori dell’ovulazione?
I principali stimolatori includono clomifene citrato (es. Clomid), letrozolo e gonadotropine esogene. La scelta dipende dalla causa dell’infertilità e dalla risposta della paziente.
Cosa significa avere 3 follicoli dopo la stimolazione?
Avere 3 follicoli in crescita può essere considerato un buon risultato nei protocolli a basso dosaggio o in pazienti con riserva ovarica ridotta. È una risposta che può comunque portare al concepimento.
Si può avere rapporti sessuali durante la stimolazione ovarica?
Sì, ma con cautela. Le ovaie stimolate sono più voluminose e sensibili, quindi sono preferibili rapporti non troppo intensi. Il medico può consigliare quando interrompere i rapporti, soprattutto nei giorni del pick-up.
Quali sono le percentuali di riuscita con la stimolazione Clomid?
La stimolazione con Clomid ha una percentuale di ovulazione di circa l’80%, ma la percentuale di gravidanza per ciclo è intorno al 10-15%. È spesso usato nei casi di anovulazione (assenza di ovulazione) lieve.
Come ti senti durante la stimolazione ovarica?
Molte donne avvertono sintomi simili alla sindrome premestruale: gonfiore, irritabilità, stanchezza e leggera tensione pelvica. Ogni paziente reagisce in modo soggettivo.
Dove fare la puntura per la stimolazione ovarica?
Le punture si eseguono solitamente a livello sottocutaneo nella zona addominale (intorno all’ombelico), oppure, in alcuni casi, nella parte superiore della coscia.
Come si fanno le punture ormonali sulla pancia?
Si utilizza una siringa o una penna pre-riempita, da iniettare nel tessuto sottocutaneo dell’addome. Dopo aver disinfettato la zona, si solleva una piccola plica cutanea e si inietta il farmaco con un ago sottile.
Quante stimolazioni ovariche si possono fare in un percorso terapeutico per l’infertilità?
Il numero varia in base alla risposta ovarica, all’età e alle condizioni cliniche. In genere, si effettuano fino a 3-4 cicli completi prima di valutare approcci alternativi o trattamenti di terzo livello.
Quanti giorni di riposo servono dopo il pick-up?
Dopo il pick-up ovocitario, si consiglia uno o due giorni di riposo. In assenza di complicazioni, è possibile riprendere gradualmente le normali attività quotidiane, evitando sforzi intensi.
La stimolazione ovarica al Centro Megaride a Napoli
Per la stimolazione ovarica a Napoli affidati a Megaride, centro d’eccellenza per la Fecondazione Assistita diretto dalla Dott.ssa Stefania Iaccarino, specialista in Ginecologia e Ostetricia.
AVVISO AI PAZIENTI
Le informazioni contenute in questa pagina sono solo a scopo informativo e non possono assolutamente sostituire il parere del medico.
Fonti Bibliografiche
Guideline on Ovarian Stimulation for IVF/ICSI – European Society of Human Reproduction and Embryology (ESHRE)